mercoledì 7 ottobre 2009

Gogol': a Roma, il bicentenario dalla nascita

Il Museo Nazionale della Storia - Mosca, le cui collezioni vantano circa venti milioni di testimonianze di rilevanza storica, presenta dal 1 ottobre al 29 novembre 2009 la mostra Gogol’ e Roma, curata da Natalia Kargapolova, dedicata al bicentenario dalla nascita del grande scrittore.
Centosessanta oggetti esposti al Pio Sodalizio dei Piceni - Musei di San Salvatore in Lauro “raccontano” il più enigmatico scrittore russo, che proprio a Roma creò la più penetrante opera d’arte sulla vita russa: Le anime morte.
Tra gli oggetti esposti, è presente il ritratto romano di Gogol’, opera del pittore F. Moller, che mostra lo scrittore nei momenti più felici della sua vita; la marsina da elegantone con la quale Gogol’ girava per Roma, scoprendo ogni giorno qualche cosa di nuovo; i suoi manoscritti.
Per la prima volta, viene esposta la collezione di vedute di Roma dipinte ad acquarello, opera di artisti russi contemporanei di Gogol’. Tra le opere, va segnalato il mosaico di G. Weckler creato a Roma, copia della Trasfigurazione di Raffaello, per la quale il pittore fu insignito dal papa di una medaglia ed ebbe l’onore di conversare con il pontefice.

La mostra aiuterà a conoscere meglio l’ambiente romano in cui Gogol’ ha vissuto, i luoghi di Roma che amava di più e le sue predilezioni.
L'esposizione offre la possibilità di portare a compimento il viaggio metafisico attraverso la Russia concepito da Gogol’ a Roma, per trovare la rinascita dell’anima umana. Strada facendo, si visiteranno città russe (l’antica Mosca e la fredda Pietroburgo), talvolta “il viaggiatore” si troverà in mezzo alla folla dei personaggi delle opere gogoliane, passerà vicino alle izbe dei contadini decorate con magnifici intagli, andrà a trovare, in compagnia di Gogol’ e del suo personaggio principale, Čičikov, quei proprietari terrieri che grazie allo scrittore sono diventati proverbiali.


Con la sua visione originale, con la sua sensibilità, Gogol’ legò insieme la Città eterna e la Russia, permetteranno di stabilire una sorta di dialogo tra la “meravigliosa” “lontananza” romana e “gli sconfinati spazi” della Russia, che sempre attirano a sé in virtù di una forza segreta, ineluttabile.

Nessun commento:

Posta un commento